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Considerazioni sullo stato del mercato immobiliare nei primi mesi del 2025

 

Il mercato immobiliare ha sempre rappresentato un indicatore chiave della salute economica di un paese e, come tutti i settori, è stato caratterizzato da andamenti oscillatori tra alti e bassi.

Dopo la crisi del 2008, che ha profondamente scosso l'intero settore, e la successiva ripresa nel 2018, il panorama immobiliare ha subito profonde trasformazioni. Oggi, nel 2023, si stanno registrando ulteriori cambiamenti significativi, specialmente nel contesto delle offerte abitative dove emerge una nuova dinamica.

 

Ad oggi infatti si può riscontrare come sul mercato ci sia una discreta offerta di abitazioni di nuova costruzione o di fabbricati da restaurare mentre è scarsa la disponibilità di abitazioni usate in buone condizioni; il focus delle mie considerazioni è concentrato soprattutto sul mercato immobiliare della Riviera del Brenta.

L'offerta diffusa di immobili nuovi è una diretta conseguenza della ripresa immobiliare post-2018, fase in cui si è visto crescere l'interesse per soluzioni moderne, energeticamente performanti e con nuovi layout interni (grande zona giorno e ampio sfogo esterno).

L'offerta diffusa di immobili da restaurare è da leggere invece come risultato di due fattori più recenti (2023-2025): l'aumento dei costi di ristrutturazione come conseguenza di una inflazione generale ed una inflazione specifica (superbonus governo Conte); il termine degli incentivi di ristrutturazione.

Se in questi due segmenti del mercato la domanda è debole e con tempi dilatati altrettanto non si può dire del segmento che riguarda gli immobili usati in buono stato di manutenzione (parliamo di immobili che hanno tra i 10 ed i 20 anni circa). In quest'ultimo caso infatti la domanda è di gran lunga superiore all'offerta e di conseguenza sul mercato c'è pochissima scelta.

Perchè ci sono così poche abitazioni di 10-20 anni in vendita? Questi immobili hanno probabilmente il miglior rapporto qualità-prezzo al momento. Sono immobili costruiti quando si iniziava già a far attenzione al risparmio energetico (non come negli ultimi 10 anni ma molto meglio che nel trentennio precedente) e che sul mercato hanno ancora dei prezzi "abbordabili" rispetto alle proposte dei costruttori di oggi.

 


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